Il progetto dell'architetto Delorme prevedeva che il Palais des Tuileries si componesse di due lunghi edifici paralleli (perpendicolari alla Senna) e collegati da quattro ali più corte a formare così tre corti interne, oltre al vasto giardino frontale, per fortuna sopravvissuto fino ai giorni nostri. Ma alla fine fu eretto solamente uno dei due edifici lì dove oggi si trovano le scale e la cancellata vicine all'Arc du Carrousel, ad ovest del Louvre (verso gli Champs-Elysées) ed all'esterno delle antiche cinta murarie (adesso non più visibili).
Il motivo dell'incompiuta (secondo una leggenda) fu la superstizione di Caterina de' Medici, alla quale le fu predetto che sarebbe morta vicino Saint-Germain. E dato che il nuovo palazzo stava sorgendo in prossimità della chiesa Saint-Germain-l'Auxerrois decise di interrompere la costruzione e si fece erigere la sua nuova dimora nel posto dove ora è ubicato l'edificio circolare della Borsa del Commercio di Parigi (vi è rimasta solo la misteriosa Colonna Medicis).
Lasciato incompiuto il corpo di fabbrica longitudinale consisteva in un padiglione centrale, sormontato da una cupola e contenente una magnifica scalinata sospesa, inquadrato da due ali terminanti con altri due padiglioni.
All'inizio del XVII secolo il Louvre ed il Palazzo des Tuileries furono uniti con la costruzione della Grande-Galerie (anche chiamata Galleria della riva ed ancora esistente) lunga 450 e larga 13 metri, che arrivava a lato del Palais des Tuileries, e dalla Petite-Galerie (non più esistente) che prolungando il Palais verso sud le congiungeva. All'incrocio di queste due nuove gallerie fu costruito il Pavillon de Flore con il quale termina l'odierno Louvre.
Nel 1660 Luigi XIV fece ampliare ulteriormente il Palais des Tuileries, che risultava asimmetrico, con la costruzione di un'altra Petite-Galerie ed un altro Pavillon terminale sul lato nord del Palazzo. Durante i lavori però il palazzo originale fu ricostruito per unificare gli stili architettonici.
È così che alla fine del XVII secolo il Palais des Tuileries viene terminato pronto ad ospitare Luigi XIV e Luigi XV.
Lungo ben 260 metri rimarrà inalterato per 200 anni. Di fronte alla facciata ovest si estendeva quindi il famoso Jardin des Tuileries, che arrivava fino alla Place de la Concorde (allora chiamata Place Louis XV). Di fronte alla facciata est invece trovavano posto la grande corte del Carrousel, la place du Carrousel (dove adesso c'è la piramide rovescia), poi un piccolo quartiere con vecchie abitazioni (nel punto dove adesso è stata costruita la piramide di vetro che funge da ingresso al Museo del Louvre), ed infine la Corte Carré del Louvre.
Lungo ben 260 metri rimarrà inalterato per 200 anni. Di fronte alla facciata ovest si estendeva quindi il famoso Jardin des Tuileries, che arrivava fino alla Place de la Concorde (allora chiamata Place Louis XV). Di fronte alla facciata est invece trovavano posto la grande corte del Carrousel, la place du Carrousel (dove adesso c'è la piramide rovescia), poi un piccolo quartiere con vecchie abitazioni (nel punto dove adesso è stata costruita la piramide di vetro che funge da ingresso al Museo del Louvre), ed infine la Corte Carré del Louvre.
Luigi XVI, Maria Antonietta ed i loro figli furono fatti abitare in questo palazzo nel 1789 dopo essere stati portati via da Versailles, fino al 1792.
Nel 1800 trova residenza Napoleone Bonaparte, mentre Napoleone I ne fa la residenza ufficiale dell'imperatore.
Nel 1806 viene costruito, sul lato est, l'Arc de triomphe du Carrousel che serve da entrata ufficiale per il palazzo. Inoltre una parte della galleria (opposta alla Grande-Galerie) viene costruita sul lato nord della corte, costeggiando la rue de Rivoli.
Anche il Papa Pio VII, venuto a Parigi per incoronare Npoleone, ha dimorato nel palazzo per qualche mese nel 1804.
Solo nel 1870 la nuova Grande-Galerie fu terminata, unendo il Louvre al Tuileries, ed andando a creare uno dei più grandi edifici d'Europa.
Dopo secoli di storia, il 23 maggio 1871, il Palais des Tuileries fu dolosamente incendiato alla fine della Comune di Parigi.
Dopo che le fiamme l'avevano divorato per tre giorni non rimasero in piedi che i muri perimetrali dell'edificio.
Nonostante si fosse potuto restaurare, e nonostante le numerose proposte di restauro, nel 1883 il palazzo fu definitivamente demolito (per fortuna?), lasciando libera quella che oggi è una delle più belle prospettive di Parigi: l'asse che parte dal Louvre e passando dal Jardin des Tuileries, dalla Place de la Concorde, dagli Champs-Elysées e dall'Arco di Trionfo arriva fino al moderno quartiere La Defense.
Dei resti del palazzo si possono trovare in giro per l'Europa (ed in Ecuador), e nella stessa Parigi si vedono nei Giardini des Tuileries e del Luxembourg, al Trocadero, nella Scuola delle Belle Arti, all'interno del Museo del Louvre. Ma le vestigia più importanti sono state conservate all'interno della square Georges-Cain, nel Marais: sono il frontone e l'orologio, ancora anneriti dal fumo dell'incendio, che trovavano posto sul padiglione centrale del Palais des Tuileries.
Strano ma vero, ancora oggi ci sono delle organizzazioni che lottano per la ricostruzione del vecchio Palais des Tuileries dopo oltre 140 anni dalla sua distruzione.
Raggiungere il Jardin des Tuileries è semplice: con la metro è possibile scendere alla fermata Tuileries, posta al confine nord del giardino (in rue de Rivoli), oppure alle fermate Concorde o Palais Royal - Musée du Louvre. Infine è possibile anche scendere alla stazione Musée d'Orsay in modo tale da attraversare il fiume sul ponte pedonale ed entrare dalla parte sud del giardino.
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